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António Carlos Cortez | |||||||||||||||||
miradouro de santa luzia. era il tempo delle perfette somiglianze. il vestito di luci come una barca che diventava uccello serpe. non so come tornare al gusto che è quasi veleno, adesso che siamo strani stranieri nella città vuota di mare e di sale. a cosa serve questa poesia se delle barche non resta niente sulla lingua? saprai come possono essere spade i versi scagliati lungo i viali distanti dalla memoria. saprai di giardini ove il mistero è una statua di segreti inaccessibili liquidi come labbra di silenzio e cristallo saprai del corpo invecchiato come foglie che crepitano fra le parole pericolo come stelle non sai com’è tornare qui: luogo del delitto non sai com’è tornare qui: tornare qui: luogo del sangue non sai com’è tornare qui le colline su cui il sole si sparpaglia e si raffredda tornare qui come una barca sul fiume unica vela il progetto di viaggi inghiottiti dal vizio di tornare quic on il vizio di strangolare con la poesia la città che mi assedia. in Um Barco no Rio |
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n. 1976 Portugal | |||||||||||||||||
© Instituto Camões, 2007 | |||||||||||||||||