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| Jacinto Lucas Pires | |||||||||||||||
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| “A Casa” Mi dicevi un tempo, perché potessi riflettere con calma, “vedrai che sarà meglio così” e “tra una settimana ti chiamo” e “non sparirò mica del tutto” e “finirai per darmi ragione”, i tuoi enormi occhi cubisti mi guardavano con acuminata decisione, e io zitto, sapevo che ormai non potevo farti tornare sui tuoi passi, da quel pomeriggio, era domenica e tutte le altre persone portavano a spasso la loro allegria nella noia di una giornata né troppo calda né troppo fredda, da quel pomeriggio c’è stato solo il silenzio grande come una montagna, trecentotredici volte ventiquattro, è il numero delle ore che ho atteso fino ad oggi per una parola tua. Invano. Nella casa eretta come un’isola, scrivo in mezzo al nulla del foglio, termino il disegno, la sua fine è ancora il mare. in Para averiguar do seu grau de pureza |
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| n. 1974 Portugal | |||||||||||||||
| © Instituto Camões, 2007 | |||||||||||||||